XIV Domenica Tempo Ordinario: Gesù, rifiutato dai suoi, continua ad amare l’uomo

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Il brano del Vangelo ci inserisce oggi sul tema della ‘Fede’. Si può rimanere stupiti, affascinati dalla parole e dai miracoli di Gesù, mai restare increduli; la Fede è sempre un dono di Dio e va chiesta con umiltà e in modo incessante. E’ Dio infatti con la sua grazia che ‘si rivela’ (toglie il velo) e ci fa apparire la verità di Dio, che è verità assoluta ed infallibile; superiore alle nostre capacità intellettive ma non contraria. Lo stesso uomo conosce bene se stesso  solo alla luce di Dio; egli infatti è ‘imago Dei’ (creato a sua immagine e somiglianza).

Tutti siamo cristiani; tutti conosciamo Gesù Cristo, figlio di Maria, che è morto in croce per salvare tutti gli uomini. Ma una cosa è conoscere, un’altra cosa è riconoscere: Si conosce tutto ciò che si vede e poi si rivede; il conoscere è quasi sempre qualcosa di superficiale, di esteriore.  Riconoscere è il conoscere intimamente una realtà. Vado in campagna, vedo alberi e li conosco per averli sempre veduti; ma si riconosce veramente un albero solo dai frutti che produce e se ne evidenzia subito la differenza di uno dall’altro.

Nel brano del Vangelo ascoltato gli abitanti di Nazareth conoscevano Gesù come il figlio di Maria; figlio anche di Giuseppe, il fabbro ed anch’Egli fabbro: una conoscenza superficiale che si ferma a ciò che si vede e si percepisce con i sensi. Dai frutti si riconosce profondamente un albero nella sua vera essenza; Anche lo stesso Gesù pose questa domanda un giorno ai suoi discepoli: cosa dice la gente di me?… poi dirà: cosa dite voi di me? Pietro dà la sua risposta: ‘Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio benedetto’. Gesù risponderà a Pietro: beato, sei tu; perché è il Padre che te lo ha rivelato! Ciò che hai detto non è frutto della tua intelligenza ma dello Spirito Santo che te lo ha rivelato.

L’esperienza di Nazareth fu per Gesù assai dolorosa, come d’altronde dolorosa era stata l‘esperienza di tutti i profeti che avevano parlato ed operato tra la propria gente, per cui Gesù ebbe a dire. “nessuno è profeta accetto nella propria patria”. La fede in Cristo Gesù, vero uomo e vero Dio, è solo opera divina. Come uomo è il figlio di Maria e di Giuseppe, ritenuto suo padre, il fabbro del paese: come figlio di Dio possedeva una potenza divina, che non annullava la sua vera umanità.

Gesù, vero uomo e vero Dio, ha amato ed ama l’uomo creato ad immagine di Dio. La Chiesa, costituita da Cristo, è chiamata ad essere una mirabile realtà e le porte degli inferi non prevarranno mai. La Chiesa, il regno di Dio è  una barca in mezzo ad un mare tempestoso ma al timone sta sempre lo Spirito Santo. Nel brano del vangelo gli abitanti di Nazareth si pongono due domande: da dove viene a Gesù tanta sapienza?; da dove gli viene a potenza di operare  prodigi? Rifiutano dunque questo Gesù che invita l’uomo a cambiare rotta: ‘convertitevi!’, cioè cambiate rotta, stile, mentalità. 

Così l’iniziale stupore si trasforma in scandalo, ma Gesù dice loro: ‘Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra  suoi parenti e in casa sua’. Gesù invita a scoprire l’uomo creato ad immagine di Dio, con un’anima spirituale ed immorale, creato non per la terra ma per il cielo; homo viator, sempre impegnato a costruire la nuova civiltà dell’amore dove tutti sono chiamati ad essere fratelli e figli di Dio. Una civiltà dove alla base c’è rispetto, comprensione, condivisione; consapevoli sempre che la vita terrena è un cammino verso la vita eterna.

Per conoscere ed accogliere Gesù è sempre necessaria la fede: quella fede che ci porta a vincere la nostra pigrizia, l’attaccamento testardo alle nostre abitudini, alle sicurezze materiali, fondate sul passato, che impediscono a guardare l’azione dello Spirito santo che guida la sua Chiesa. Abramo, uomo di fede, lasciò tutto e partì; noi cristiani, nati a vita nuova con il Battesimo, siamo chiamati perciò a ‘convertirci’, ad essere uomini nuovi, ad instaurare il Regno dell’amore. 

Chiesa di Cristo siamo tutti: Clero e Laicato, sacerdoti e popolo di Dio con eguale dignità, come le due mani dell’uomo: l’una lava l’altra, insieme realizzano la perfetta unità voluta da Cristo Gesù. La Madonna, la Vergine santa ci aiuti a realizzare la vera unità della Chiesa santa di Dio.

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