Finalmente, il Parlamento approva…

Utero in affitto reato
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 17.10.2024 – Vik van Brantegem] – Tra le tensioni di un’aula in fibrillazione, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge a prima firma della deputata FdI Carolina Varchi («è stata messa la parola fine a una barbarie») per rendere l’utero in affitto “reato universale”, con 84 voti favorevoli e 58 contrari. La Gestazione per altri (Gpa), come definito nel testo, sarà dunque punibile anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno Stato in cui la pratica dell’utero in affitto è legale. La pena prevista va da tre mesi a due anni, a cui si aggiunge una multa da 600mila euro a un milione di euro.

«L’approvazione della legge che qualifica l’utero in affitto un “reato universale” rende quella di oggi una giornata storica, perché assesta un colpo durissimo all’osceno mercato internazionale di bambini alimentato dalla maternità surrogata. Da oggi l’Italia non sarà più complice, neanche indirettamente, di una pratica che sfrutta il corpo delle donne come un vero e proprio “forno” con cui produrre bambini su misura come se fossero oggetti da vendere e acquistare. È chiaro che da oggi, ancor più di prima, i Giudici dovranno rigettare le richieste di trascrivere nelle anagrafi gli atti di nascita presentati da coppie che hanno affittato uteri all’estero per dotarsi di figli altrui. Esprimiamo il nostro pieno apprezzamento per le forze politiche che hanno votato a favore di questa legge di civiltà, mentre non ci meraviglia il voto contrario del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Alleanza Verdi e Sinistra colonizzati dalla Lobby Lgbtqia+. Per Pro Vita & Famiglia questa giornata corona anni di battaglie culturali e politiche, fatte di decine di convegni, affissioni stradali, incontri con la cittadinanza, manifestazioni, flash mob e una petizione popolare firmata da più di 60.000 cittadini». Così Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, che ha seguito dall’esterno del Senato il voto che ha reso definitiva la legge sull’utero in affitto reato universale, dunque perseguibile anche quando commesso all’estero da cittadini italiani. Riportiamo di seguito un suo commento.

Il commento di Jacopo Coghe

È un momento storico. Anni di battaglie sono state finalmente coronate da una grande vittoria. Il Parlamento italiano ha approvato la legge che rende l’utero in affitto un “reato universale”. Fino ad oggi, la legge italiana puniva l’utero in affitto solo se praticato in Italia. Da oggi, l’utero in affitto sarà punibile anche se praticato da cittadini italiani all’estero, come avviene nella totalità dei casi. Questa legge di civiltà e buonsenso rafforza la tutela della dignità della donna, ribadisce il diritto dei bambini alla loro mamma e al loro papà e contrasta l’osceno mercato internazionale dei figli alimentato dalla maternità surrogata.

Noi di Pro Vita & Famiglia Onlus abbiamo un motivo speciale per essere soddisfatti, essendo stati i protagonisti della battaglia culturale che ha consentito di raggiungere questo obiettivo. Niente di tutto ciò sarebbe stato possibile senza l’aiuto di cittadini attivi, che sostengono la nostra missione firmando le petizioni che lanciamo: più di 60.000 firme a sostegno di questa causa.

Non solo firme… in questi anni abbiamo organizzato una miriade di iniziative e campagne in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e fare pressione sulla politica. Decine di convegni, banchetti informativi nelle piazze, affissioni, camion vela, video, testimonianze, articoli e interviste, conferenze stampa e una valanga di contenuti sui social network. Ecco solo qualche “ricordo” di questi anni di impegno incrollabile contro l’utero in affitto:

Non è stata una passeggiata. Mentre lottavamo per la dignità delle donne e i diritti dei bambini, siamo stati come sempre bersaglio della violenza politica e mediatica della sinistra radicale e del movimento Lgbtqia+.

I sindaci del Partito Democratico hanno attaccato e censurato le nostre campagne nelle città, violando il nostro diritto di esprimere e manifestare liberamente le nostre opinioni.

Nessun attacco, nessuna censura, nessuna minaccia e nessuna violenza è mai riuscito a spegnere la nostra determinazione. L’utero in affitto è una pratica commerciale finalizzata alla compravendita di bambini. Chi la sfrutta commette un crimine orribile, perché trasforma un essere umano in un prodotto che può essere ordinato e ritirato come un pacco qualsiasi.

E adesso? Addesso il nostro obiettivo diventa ancora più ambizioso. L’Italia è il primo Stato al mondo ad approvare una legge del genere. Deve trasformarsi in un faro di civiltà per tutti gli altri. Da oggi ci batteremo affinché questa pratica oscena sia ufficialmente bandita anche dall’Unione Europea e dall’ONU, nonostante queste organizzazioni siano colonizzate dalle lobby che alimentano il mercato internazionale di bambini. In tal senso, ci sarà di fondamentale aiuto il Dipartimento Unione Europea che abbiamo recentemente inaugurato e che stiamo continuando a strutturare.

Lasciate che vi dico un’ultima cosa. Chiediamo a chi ci ha aiutato fino ad oggi per arrivare a questa storica vittoria insieme, di continuare a starci accanto nei modi che possono (una firma, una donazione, una condivisione…) e vi prometto che un giorno scriverò un articolo simile a questo, in cui vi annuncerò una vittoria ancora più grande.

Continuiamo a difendere con umiltà e passione la dignità della vita umana in tutte le sue manifestazioni, dal concepimento alla morte naturale. Andiamo avanti. In alto i cuori.

Jacopo Coghe
Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus

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