XXXII Domenica Tempo Ordinario: Grazie, Dio grande e misericordioso!

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Oggi la Chiesa celebra in tutto il mondo la 74^ Giornata di ringraziamento a Dio; tale ricorrenza ci sollecita a riconoscere il  creato e le sue ricchezze come dono di Dio all’uomo, creato a sua immagine; da qui il canto: ‘Laudato sii, o mio Signore’. E’ doveroso essere riconoscenti al Signore per i frutti della terra e del lavoro dell’uomo; da qui il dovere del rispetto  dell’ambiente naturale, risorsa preziosa affidata alla  responsabilità dell’uomo.

Da qui la necessità  di educare al consumo  più saggio e responsabile, promuovere la responsabilità personale in ordine alla dimensione sociale dell’uomo, fondata sull’accoglienza, la solidarietà,  la condivisione perchè a nessuno manchi il lavoro, il pane, l’acqua  e tutte le altre risorse  primarie, veri beni universali offerti da Dio all’uomo per il bene i tutti. Dal brano del Vangelo ascoltato si evidenzia come Gesù guarda e critica in modo forte quanto avviene attorno a Lui.

Aspramente evidenzia il comportamento degli scribi e dei farisei ed esorta i Suoi dicendo: ‘Guardatevi dagli Scribi e dai Farisei, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi  nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo solo per farsi vedere’. Ciò che Gesù critica è la loro arroganza, ambizione, desiderio di essere serviti, onorati e persino venerati. Gesù li paragona a sepolcri imbiancati, belli di fuori e fradici di dentro.

Gli Scribi e i Farisei erano gente che amavano apparire davanti al popolo come osservanti scrupolosi della legge; gente che si preoccupava di apparire osservante della legge ma dentro, diceva Gesù, sono veri lupi rapaci.  La loro vita è solo colma di ipocrisia: divorano il sangue della gente, vere sanguisughe dei poveri e pensano solo al loro portafogli.

Mentre Gesù stava seduto di fronte al tesoro del Tempio, dove la gente entrando gettava monete, evidenzia ai suoi discepoli come molti ricchi signori gettano grosse monete per attirare l’attenzione dei presenti; all’improvviso entrò nel Tempio una povera vedova e gettò nel Tesoro solo pochi spiccioli, frutto di risparmi e sacrifici. Gesù subito chiama i Suoi lodando questa che nella sua povertà era stata la più generosa davanti a Dio.

Gli altri avevano gettato nel tesoro del Tempio ‘parte del loro superfluo’, la vedova nella sua indigenza aveva gettato quanto aveva per vivere. Dio non guarda la quantità ma guarda il cuore. Agli occhi di Gesù quella vedova incarna una logica diversa, quella del Vangelo. Dio legge nel cuore e non sta a pesare l’offerta. Gesù invita ad imitare la povera vedova perchè ogni offerta a Dio deve essere solo espressione di amore e di sacrifici offerti a Dio.

Non fare nulla per essere visto, ammirato, additato; non basare mai la vita sull’apparenza, sull’esteriorità, nè su quello che pensa o potrà pensare la gente; preoccuparsi piuttosto di quello che pensa Dio, che legge nel cuore della sua gente. Verità e mai ipocrisia se vogliamo essere grati a Dio: non sappia la tua destra quello che compie la tua sinistra: aspetta solo da Dio la giusta ricompensa.  

Guardarsi sempre da quanti usano la religione per curare i propri affari sfruttando i poveri e gli ingenui. Tutte le parole che finiscono con gli ‘ismo’ sono pericolosi;  noi diremmo oggi. guardatevi anche dal ‘clericalismo’: da coloro i quali anche  oggi – sacerdoti o laici –  vorrebbero usare la religione per curare i propri affari politici o sociali sfruttando i poveri e gli ingenui. Gesù ancora oggi ci invita a guardare il gesto della povera vedova. 

Ringrazia sempre Dio per quello che sei, per quello che hai ricevuto dalla bontà divina; ama Dio e il prossimo in nome di Dio e sarai veramente felice. Oggi è la giornata del ringraziamento: con l’episodio della vedova povera Gesù non propone un modello di generosa carità, ma va oltre perchè ci insegna ad avere sempre immensa fiducia in Dio creatore e padre, sicuri che Dio non abbandona mai i suoi figli perchè figli dell’amore. La Vergine Maria, madre di Gesù e nostra, ci accolga sotto il suo manto e ci guidi nel nostro cammino di vita e di testimonianza cristiana.

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