L’(in)giustizia vaticana. La difesa dei Radicali del Cardinale Angelo Becciu vittima come Enzo Tortora di malagiustizia

Copertina libro
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.02.2025 – Vik van Brantegem] – Mercoledì 29 gennaio 2025 alle ore 17.30 presso Mastica in largo Giorgio Maccagno 13 a Roma si è svolta la Presentazione del libro La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu – Atti del Forum di Quaderni Radicali (146 pagine [QUI[) a cura di Luigi O. Rintallo, in Agenzia Radicale, 26 gennaio 2025. Alla Presentazione sono intervenuti Giuseppe Rippa, Luigi O.Rintallo, Giovanni Minoli e Mario Nanni.

Il Cardinale Angelo Becciu come Dreyfus e Tortora? – 15 marzo 2024 [QUI]
Le novità nel caso Becciu degli ultimi giorni sono da una parte le nuove accuse ad Ozieri con la puntuale difesa del fratello del Cardinal Becciu, dall’altra parte il fortissimo Forum La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu, organizzato – come avevamo annunciato [QUI] – da Agenzia Radicale e Quaderni Radicali, giovedì 14 marzo 2024 a Roma.

Il libro contiene gli atti del convegno La giustizia nello Stato della Città del Vaticano e il caso Becciu del 14 marzo 2024 promosso da Quaderni Radicali. Al convegno, svoltosi a Roma tre mesi dopo la chiusura del lungo processo vaticano contro il Cardinale Angelo Becciu, avevano partecipato il canonista commentatore del Venerdì di Repubblica, il vaticanista Don Filippo Di Giacomo; il vaticanista Andrea Gagliarducci di ACI Stampa; lo storico e opinionista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia; il giusfilosofo ed ex magistrato Otello Lupacchini e il giornalista Camillo Maffia.

  • Don Filippo Di Giacomo: il processo al Cardinal Becciu è anomalo, è una sceneggiata di Mario Nanni – 3 ottobre 2023 [QUI]

«Di questa vicenda giudiziaria, eclatante per l’assoluta unicità e per la rilevanza attribuitale sui media internazionali, si può dire che rappresenta in pieno il concentrato degli effetti deleteri provocati dal combinato disposto di un’azione penale esercitata al di fuori dell’alveo del diritto, sull’onda travolgente di uno spregiudicato utilizzo mediatico della gogna volta a calpestare le persone in spregio alla verità.
Proprio in nome dell’“insistenza per la verità” (Satyagraha), dal convegno è emerso come il processo vaticano contenga in sé i caratteri propri dei guasti che da tempo sono oggetto della battaglia per una giustizia giusta, intrapresa dai radicali allo scopo di mantenere in vita lo stato di diritto.
In Appendice agli atti del convegno, l’estratto dalle conclusioni de Il caso Becciu. (In) giustizia in Vaticano (Media & Book 2024) di Mario Nanni è preceduto dagli articoli di Vittorio Feltri, Lucetta Scaraffia, Sandro Magister e Alberto Vacca, dove si evidenziano le anomalie di un processo che allontana dai principi di civiltà giuridica la giustizia vaticana, mettendone così in pericolo la stessa credibilità internazionale».

Quello che segue è l’audiovideo della Presentazione del libro La giustizia nello Stato Città del Vaticano e il caso Becciu – Atti del Forum di Quaderni Radicali nel canale di Quaderni Radicali TV, première trasmessa il 2 febbraio 2025:

Commenta Andrea Paganini, il curatore della Rassegna Stampa sul “Caso Becciu” [QUI]: «È davvero bello – e fa sorridere, consola – sentire i Radicali difendere un cardinale vittima come Enzo Tortora di malagiustizia, promuovere l’8xmille e auspicare l’intervento dello Spirito Santo! La difesa di una Chiesa non servilmente clericale, ma sanamente “laica”, in favore dell’uomo e dei diritti umani!».

«Lo Stato Città del Vaticano non ha una giustizia. Definirla “medievale” è un’ingiustizia per il Medioevo: il Medioevo aveva già profondi strumenti di segmentazione di una civiltà giuridica»; «Che cosa pensa quella parte che non ama il Papa? Di andare a giocare una partita altra: di andare a colpire chi è stato leale» (Giuseppe Rippa).

«Nella giustizia così com’è stata amministrata nel “caso Becciu” si riversano tutte le eredità negative della malagiustizia italiana. E di conseguenza è stato immediato il collegamento con la vicenda Tortora, ma anche con tutta la filiera di questi ultimi trent’anni di malagiustizia che vedono la giustizia pericolosamente in crisi. (…) la giustizia è un pilastro della democrazia e se cede quel pilastro cede tutto. (…) Le caratteristiche sono sempre le stesse: 1) creazione di un alone denigratorio attorno alla persona che viene scelta come bersaglio precedentemente; 2) diffusione di dati tendenziosi; 3) e poi scatta l’attività inquirente grazie all’intervento di quelli che io chiamo i sicofanti, cioè i maldicenti collaboratori di giustizia che prontamente idealizzano il progetto, mettono in piedi l’accusa. E la stessa cosa è successa nel “caso Becciu”. (…) Abbiamo assistito a un’azione dell’informazione che è stata un’azione da giornalismo travestito. Perché vedere (…) che l’informazione sul caso Becciu sia agganciata anche alla vicenda di dossieraggi abusivi della Dia e ad altri fattori (…) che possono addirittura condizionare gli eventi con le loro azioni ci ha molto allarmati…» (Luigi O. Rintallo).

  • Perché, come si fa, come fa, come è possibile… 16 domande giustificate e inquietanti sul caso Becciu che esigono risposta – 4 dicembre 2024 [QUI]

«Questa vicenda del Cardinale Becciu è una via di mezzo tra il vaso di pandora, che si è scoperto via via attraverso le udienze, e l’apprendista stregone. (…) Io sono convintamente innocentista, ma non perché mi è simpatico il Cardinale Becciu, che nemmeno conoscevo: perché leggendo le carte ho visto… qui veramente è uno schifo, veramente è una cosa indicibile. (…) Questo è il caso di una giustizia negata! (…) per colpa di alcuni combinati disposti di spifferi, maldicenze, da parte di personaggi di infimo ordine che ancora frequentano gli ambulacri vaticani e – ahimè – qualcuno ha ancora pure il saluto del Papa, e poi anche per uno scontro di potere al massimo livello, per cui il processo diventa una mascheratura di qualcosa di più profondo e di più grave. (…) Il Papa più di una volta dice ai giornalisti: “Non scherzate con la dignità dell’uomo quando date le notizie, perché una notizia sbagliata può ammazzare un uomo”. Quante volte è stato ammazzato il cardinale Becciu?  (…) La stampa in questa vicenda ha molti peccati da farsi perdonare!» (Mario Nanni).

«Siamo di fronte a un’aberrazione totale, una negazione assoluta dello stato di diritto intesa a qualsiasi livello. Se uno fa un processo e rifiuta totalmente le leggi dello stato di diritto, si racconta una barzelletta da solo. (…) Nell’inquisizione, quando l’imputato era torturato, interrogato, percosso… e veniva portato in processo, doveva ripetere tutto quello che aveva detto sotto tortura. (…) Qui siamo sotto il livello dell’inquisizione in termini di diritti dell’imputato. (…) È talmente pazzesco! (…) Stiamo parlando di una sceneggiata mal scritta (…). Perché Pignatone è diventato il capo della giustizia vaticana? (…) Pignatone è stato il grande rivale di Falcone, come tutti ricordiamo. Sicilia su Sicilia! Tanta Sicilia che si intreccia con nodi sempre più stretti da assomigliare a cappi al collo…» (Giovanni Minoli).

Indice – Caso 60SA [QUI]

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