‘Codice cuore’: ciò che i giovani hanno diritto di sapere sulla loro sete di amore vero

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Recentemente avevo iniziato a parlarvi di un libro che ho scritto, dal titolo: ‘Codice cuore. Istruzioni per l’uso’ (Mimep Docete, 2025), rivolto in particolare agli adolescenti, ma non solo. La peculiarità del libro? Ha tante testimonianze al suo interno. Vi avevo già illustrato i primi cinque capitoli.

Nel sesto capitolo si affronta il tema della pornografia. A volte si dice che la pornografia sveli troppo. A dire la verità svela troppo poco. In questo capitolo si mettono in luce i rischi dell’utilizzo della pornografia. Secondo lo psicologo Thomas Lickona la pornografia offre un ‘ritratto molto deformato, quasi disumano, delle relazioni sessuali’. Non mostra ‘comportamenti sani’, come la conversazione amorevole, i baci e i gesti di affetto.

Nella pornografia, ‘tutto è deviato e distorto’. Insomma, che vantaggi ne avrà un ragazzo, una ragazza, una coppia? I desideri sono sani, ma se vengono guidati dalla volontà e da un cuore raffinato nell’amore… Più che sminuire con un ‘che male c’è?’, chiediamoci piuttosto come nutrire il cuore dei giovani, come aiutarli a imparare cosa sia amore e cosa di fatto sia solo un surrogato.

Nel settimo capitolo, entriamo nel tema ‘Fidanzamento e matrimonio: due tappe distinte’. Spesso non si scorgono grandi differenze tra fidanzamento e matrimonio se escludiamo la gioia di ufficializzare e condividere il proprio amore con chi ci vuole bene. Nella teologia del corpo, però, c’è una differenza sostanziale: il fidanzamento è il tempo in cui ci conosciamo e ci prepariamo alla vita insieme, il matrimonio è il tempo del dono senza riserve ad un’altra persona, che a sua volta si dona e mi accoglie per tutta la vita. Vivere il fidanzamento con prospettiva, cioè con una meta, è il miglior investimento che si possa fare per costruire una relazione solida.

Il capitolo 8 si intitola ‘E se c’è un bimbo in arrivo?’ Spesso, quando si parla di sessualità l’aspetto procreativo è messo tra parentesi. Basti pensare che, in un corso di educazione sessuale, prima ancora di spiegare il meccanismo riproduttivo si spiega come inibirlo. Ovvero, si propongono contraccettivi. I ragazzi non hanno il tempo di restare affascinato per come il miracolo della vita accade, che già sono abituati ad arginare il potere generativo dell’atto sessuale.

Cosa voglio dire nel mio libro: che dei quindicenni dovrebbero avere rapporti non protetti? Certo che no. Il punto è un altro. Il punto è proporre la sessualità proprio da un’altra prospettiva, aiutare i giovani a vedere quel gesto nella sua interezza, cogliendone sia la portata unitiva (che genera comunione tra gli sposi), sia la portata generativa, che merita rispetto. Non siamo noi a inventare il sesso: la sessualità c’è data. Non ne siamo padroni, ma custodi. Un aspetto che il peccato tende ad oscurare e trasfigurare…

Nel capitolo 9, si affronta il tema della guarigione del cuore. Vuole essere una risposta a chi si domanda:E se mi sono abituato, abituata, a vivere la sessualità senza limpidezza? Se ho sprecato la mia vita con la persona sbagliata? Se mi sono lasciato, lasciata, ferire? Se il mio cuore è stato calpestato? Se ho calpestato io quello di un altro?’

Nel libro si vuol far capire a chi soffre in questo modo che può ricominciare daccapo. La via della purezza è sempre aperta … Al lettore si vuol comunicare questo: non avere paura del tuo passato, affrontalo e inizia a guarire.

Infine, nel libro, al capitolo dieci, affronto anche il tema della vocazione religiosa: non c’è meno amore nella vita di chi sceglie questa strada, semplicemente l’amore si accoglie e si esprime in maniera diversa. E come capire questo se non attraverso la testimonianza di persone che la vita, in questa maniera, l’hanno già donata?

Se ti ho incuriosito ecco il link al sito della casa editrice: Codice cuore istruzioni per l’uso | Casa Editrice Mimep Docete.

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