Papa Francesco indica la via del dialogo all’Università di Macerata

Lunedì 9 maggio una delegazione dell’Università di Macerata ha incontrato papa Francesco nella sala Clementina del Palazzo Apostolico, in occasione della ricorrenza del 470^ anniversario della nascita a Macerata di padre Matteo Ricci, gesuita evangelizzatore della Cina e precursore di quel dialogo interculturale, che ‘Unimc sente come missione e principio ispiratore’, come ha spiegato il rettore Francesco Adornato:
“L’Università, ed in particolare le nostra, umanistica da oltre sette secoli, è una comunità di studio, di ricerca e di vita che propone una cultura ed un’educazione al cui centro risiede la persona. Com’è scritto nel documento congiunto della Conferenza episcopale italiana e della Conferenza dei rettori delle università italiane, l’università è un ambiente favorevole per promuovere una cultura del dialogo, i cui requisiti sono il rispetto e l’uguaglianza”.
Ed il papa ha ribadito che l’Università è lo spazio del confronto: “L’università è (o almeno dovrebbe essere) il luogo dell’apertura della mente agli orizzonti del sapere, agli orizzonti della vita, del mondo, della storia. Naturalmente a partire da una prospettiva precisa, dallo studio approfondito e metodico di un ambito disciplinare, ma sempre nell’apertura, sempre per una conoscenza del mondo e dell’uomo che sia integrale”.
Nell’università vivono due mondi: “E questo orizzonte, per così dire, si raddoppia se pensiamo che ogni persona, dunque ogni studente e studentessa che attraversa la soglia dell’università e la frequenta per alcuni anni, ognuno di loro è, in sé stesso, un universo.
Nell’università, dunque, si incontrano due universi: quello del mondo, del sapere, e quello dell’uomo; non dell’uomo generico, che non esiste, ma proprio di quella persona, di quel giovane, di quella giovane, con la sua storia e la sua personalità, i suoi sogni e le sue qualità intellettuali, morali, spirituali… , i suoi limiti. Ogni singola persona è un universo, che solo Dio conosce pienamente, con impareggiabile rispetto”.
L’università è il luogo dove si incontrano i ‘mondi’, come sottolineava san Newman, che basava la sua idea sulla ‘cura’ degli studenti: “Una crescita anzitutto della persona stessa dello studente, che si forma, matura in conoscenza e libertà, nella capacità di pensare e di agire, di partecipare in modo critico e creativo alla vita sociale e civile, con una propria competenza culturale e professionale…
Questa idea di università non ha niente a che vedere con quella ci ha lasciato l’illuminismo, riempire la testa di cose. E’ tutta la persona che va coinvolta lì, i suoi affetti e il modo di sentire non solo di pensare e anche il modo di agire.
Si trova un’armonia umana non quel pensare all’università come a una fabbrica di macrocefali che poi non sanno cosa fare con le mani o con il cuore. E’ importante questa idea umana dell’università”.
Inoltre l’università deve stimolare la cultura dell’incontro, come ha fatto p. Matteo Ricci: “Occorre maturare una cultura dell’incontro. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande ‘campione’ di questa cultura che è padre Matteo Ricci.
Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché ‘cittadino delle persone’. Questa è cultura dell’incontro”.
E come p. Ricci occorre percorrere la strada del dialogo: “E certamente l’università è un luogo privilegiato per fare questo incontro. Macerata ha dato i natali a questo grande campione: mi congratulo con voi perché non solo custodite la sua memoria e promuovete gli studi su di lui, ma cercate di attualizzare il suo esempio di dialogo interculturale.
Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada, la strada del dialogo! Quanto i poteri del mondo sono abituati alla strada dell’esclusione, alla cultura dello scarto! No, c’è bisogno del dialogo, la strada del dialogo”.
(Foto: Santa Sede)