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YouTopic Fest: nella quattro giorni 2.000 persone alla Cittadella della Pace

Domenica scorsa si è conclusa la settima edizione di YouTopic Fest, il Festival internazionale del Conflitto di Rondine, che quest’anno ha fatto registrare nel corso di ‘Quattro giorni disarmanti’ la presenza di circa 2.000 persone, tra giovani, studenti, famiglie che hanno preso parte ai 40 eventi culturali e artistici, workshop e panel, esplorando e percorrendo i passi possibili della via di riconciliazione, come ha chiosato Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace:
Papa Francesco lancia il suo appello a favore della Pace, espresso con l’inaugurazione della Casa Abramitica

La Casa della Famiglia Abramitica è stata inaugurata ad Abu Dhabi il 16 febbraio 2023. Essa racchiude, in un unico sito, una Moschea, una Chiesa e una Sinagoga, edificate per vivere accanto, nel rispetto reciproco delle proprie differenze religiose. Costituisce il primo frutto del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, sottoscritto da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi.
La Moschea è stata inaugurata venerdì 17 febbraio 2023, la Sinagoga e la Chiesa di San Francesco domenica 19 febbraio 2023. Il Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ sancisce che tre religioni diverse, pur mantenendo il loro credo religioso e, pertanto, la propria identità, possono coesistere su un unico spazio, ossia su un unico territorio, facendo del dialogo il fulcro della loro coesistenza pacifica.
La Casa Abramitica rappresenta un simbolo di pace, che Papa Francesco ha voluto mostrare al mondo intero quale esempio di coesistenza delle differenze, le quali hanno la possibilità di interagire, in modo costruttivo, attraverso il dialogo.
La Casa Abramitica può essere un modello di coesistenza pacifica delle diversità, che può dimostrare a Putin e a Zelensky come le differenze non devono essere considerate motivo di inutili e dannosi conflitti, ma fonte di relazioni proficue, di accrescimento reciproco, garanzia di pace, se a sorreggerle sarà il dialogo.
Anche la Russia e l’Ucraina possono convivere l’una accanto all’altra, mantenendo la propria identità, divenendo, come ‘La Casa della Famiglia Abramitica’ insegna, territori le cui differenze saranno valorizzate e valorizzabili mediante il dialogo incessante, che apre orizzonti insospettabili per il miglioramento della condizione umana, sociale e politica di entrambi i popoli, in quanto pervasi dalla pace e dall’armonia.
Il popolo russo e il popolo ucraino possono istituire un dialogo non solo religioso, ma anche economico e sociale che potrà accrescere il benessere di entrambi. Nessuno dei due popoli perderà nulla di ciò che gli appartiene, anzi trarrà infiniti benefici da tale dialogo, che darà numerosi frutti, perché sorretto dalla Pace.
Entrambi i popoli, quello russo e quello ucraino, trarranno vantaggio dal dialogo e non certamente dalla guerra, arricchendosi vicendevolmente di scambi culturali, economici e religiosi, per poi irradiare i loro valori nell’intero universo. Potrà essere un nuovo modello economico, politico e sociale quello a cui daranno vita, fondato sulla Pace e sul Dialogo, dal quale spontaneamente potrà sorgere quel tanto agognato miglioramento dell’esistenza umana.
Dal dialogo potrà scaturire la volontà di allargare gli spazi dello sviluppo e del progresso che miglioreranno l’economia mondiale, ormai molto fragile e bisognosa di nuovi apporti, nonché bisognosa di creare un nuovo modello di economia che ponga al centro l’essere umano, che potrà essere definita ‘Economia dal Volto Umano’, la quale genererà quell’inclusione di ogni essere umano in un contesto che guarda al futuro con occhio amorevole e dia finalmente avvio al tanto agognato processo di civilizzazione della vita umana, in cui tutti siano cittadini, in quanto sarà salvaguardata la dignità umana di ogni persona.
La Russia conosce bene la filosofia di quei pensatori che volevano l’eguaglianza e la parità di tutti gli esseri umani. Si era accinta, nel secolo scorso, a dare avvio ad un processo paritario del genere umano, senza tuttavia riuscirvi, proprio in quanto il grande assente era il dialogo. Si, il grande assente era proprio il dialogo! Ed ora -siamo certi- vi riuscirà , ma solo se farà vivere il dialogo e la pace. E vi riuscirà senz’altro se terrà conto dell’appello del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’.
Anche l’Ucraina, ponendosi al fianco della Russia, senza perdere la propria identità e la propria autonomia, potrà concorrere a costruire un mondo migliore se vorrà accogliere l’appello pacifico e costruttivo di benessere e civiltà del Documento medesimo, foriero di quella Pace che tutto il mondo desidera fortemente veder realizzata tra Russia e Ucraina.
* Responsabile dell’ Ufficio Stampa Comunicazione della nostra Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus
Ad Abu Dhabi inaugurata la chiesa di san Francesco
All’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano presentato il ‘Documento Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’

Nella scorsa settimana si è svolta, nel Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, la conferenza dal titolo ‘Il Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’, i cui partecipanti sono stati Marco Rizzi, Direttore del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Paolo Branca, Professore di Lingua Araba e Islamologo dell’Università Cattolica, Antonio Cuciniello, Islamologo dell’ Università Cattolica e Jolit Shaker, Ricercatrice e Egittologa dell’Università Cattolica, la quale ha moderato la Conferenza, e mons. Gaid Yoannis Lazhi, già segretario di papa Francesco e presidente della Fondazione per la Fratellanza Umana egiziana, nonché presidente dell’Associazione ‘Bambino Gesù del Cairo’. Tra i presenti diversi giornalisti, tra cui Biagio Maimone, direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo.
Mons. Dell’Oro racconta la convivenza tra le religioni in Kazakhstan

Dal 13 al 15 settembre avrà luogo il viaggio apostolico di papa Francesco in Kazakhstan, che per varie ragioni si può definire storico. Papa Bergoglio ripercorrerà un itinerario del suo santo predecessore Giovanni Paolo II, giunto nel 2001 nella capitale kazaka Astana, oggi chiamata Nur-Sultan. Il pontefice polacco aveva trascorso tre giorni di incontri molti intensi, compreso un raduno con i giovani nell’università Eurasia, prima di recarsi in Armenia e concludere il viaggio con una gioiosa Messa nella sede della locale Chiesa apostolica a Echmjadzin.
Mons. Dell’Oro racconta il Kazakhstan

Papa Francesco a Nur-Sultan, capitale del Kazakhstan, per un viaggio apostolico dal 13 al 15 settembre, in occasione del VII congresso dei leaders delle religioni del mondo e tradizionali, come annunciato dal direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni: “Accogliendo l’invito delle autorità civili ed ecclesiali, papa Francesco compirà l’annunciato viaggio apostolico in Kazakhstan, visitando la città di Nur-Sultan in occasione del VII Congress of Leaders of World and Traditional Religions”, con il motto ‘Messaggeri di pace e di unità’.
Ricordare la Resistenza è via alla Democrazia
La sfida di Rondine: educare gli adulti alla convivenza con la formazione

Nella Cittadella della Pace di Rondine, in provincia di Arezzo, c’è un nuovo spazio formativo rivolto non solo ai giovani del borgo toscano, ma aperto a tutti i soggetti della società civile: dagli individui, ai docenti fino alle aziende. Insomma, un gioiello di bioarchitettura integrato con la storia e l’ambiente, all’ombra del Castello millenario e in armonia con la Riserva Naturale di Ponte Buriano e Penna che la circonda.
A Cipro il papa consegna le Beatitudini alle autorità civili

Papa Francesco ha concluso la prima giornata a Cipro, presentando le beatitudini, vera costituzione del cristianesimo, alle autorità e alla società civile, dopo aver omaggiato la statua dell’arcivescovo Makarios, che fu presidente della nazione, considerato padre dell’indipendenza cipriota, incontrando il presidente della Repubblica, Nicos Anastasiades, che lo ha definito ‘papa dei poveri’: