Tag Archives: Gratuità

Papa Francesco ai volontari: segno di speranza

“Mercoledì scorso, con il rito delle Ceneri, abbiamo iniziato la Quaresima, l’itinerario penitenziale di quaranta giorni che ci chiama alla conversione del cuore e ci conduce alla gioia della Pasqua. Impegniamoci perché sia un tempo di purificazione e di rinnovamento spirituale, un cammino di crescita nella fede, nella speranza e nella carità”: anche oggi il testo di papa Francesco dopo la recita dell’Angelus è stato solo consegnato,ricordando l’inizio del tempo quaresimale.

Ed ha ricordato il prezioso contributo nella società del volontariato, che oggi ha celebrato il giubileo: “Questa mattina, in Piazza San Pietro, è stata celebrata la santa Messa per il mondo del volontariato, che sta vivendo il proprio Giubileo. Nelle nostre società troppo asservite alle logiche del mercato, dove tutto rischia di essere soggetto al criterio dell’interesse e alla ricerca del profitto, il volontariato è profezia e segno di speranza, perché testimonia il primato della gratuità, della solidarietà e del servizio ai più bisognosi. A quanti si impegnano in questo campo esprimo la mia gratitudine: grazie per l’offerta del vostro tempo e delle vostre capacità; grazie per la vicinanza e la tenerezza con cui vi prendete cura degli altri, risvegliando in loro la speranza!”

Il suo è stato un ringraziamento a chi accudisce con cura coloro che necessitano di aiuto: “Fratelli e sorelle, nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del ‘miracolo della tenerezza’, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore”.

Il messaggio si è concluso con la richiesta di pregare per la pace per i popoli martoriati dalla guerra: “Insieme continuiamo a invocare il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare, ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone della Siria: auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili”.

Mentre nell’omelia della celebrazione eucaristica, celebrata dal card. Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, il papa aveva sottolineato il significato di deserto come cambiamento di vita: “Ogni anno, il nostro cammino di Quaresima inizia seguendo il Signore in questo spazio, che Egli attraversa e trasforma per noi. Quando Gesù entra nel deserto, infatti, accade un cambiamento decisivo: il luogo del silenzio diventa ambiente dell’ascolto.

Un ascolto messo alla prova, perché occorre scegliere a chi dare retta tra due voci del tutto contrarie. Proponendoci questo esercizio, il Vangelo attesta che il cammino di Gesù inizia con un atto di obbedienza: è lo Spirito Santo, la stessa forza di Dio, che lo conduce dove nulla di buono cresce dalla terra né piove dal cielo. Nel deserto, l’uomo sperimenta la propria indigenza materiale e spirituale, il bisogno di pane e di parola”.

Ed ha messo in evidenza le tre caratteristiche della tentazione a cui Gesù è sottoposto: “Anzitutto, nel suo inizio la tentazione di Gesù è voluta: il Signore va nel deserto non per spavalderia, per dimostrare quanto è forte, ma per la sua filiale disponibilità verso lo Spirito del Padre, alla cui guida corrisponde con prontezza. La nostra tentazione, invece, è subita: il male precede la nostra libertà, la corrompe intimamente come un’ombra interiore e un’insidia costante”.

Quindi anche a noi Dio mostra la sua vicinanza: “Il Signore ci è vicino e si prende cura di noi soprattutto nel luogo della prova e del sospetto, cioè quando alza la voce il tentatore. Costui è padre della menzogna, corrotto e corruttore, perché conosce la parola di Dio, ma non la capisce. Anzi, la distorce: come dai tempi di Adamo, nel giardino dell’Eden, così fa ora contro il nuovo Adamo, Gesù, nel deserto”.

Poi ha sottolineato il modo con cui il diavolo tenta: “Cogliamo qui il singolare modo col quale Cristo viene tentato, cioè nella relazione con Dio, il Padre suo. Il diavolo è colui che separa, il divisore, mentre Gesù è colui che unisce Dio e uomo, il mediatore. Nella sua perversione, il demonio vuole distruggere questo legame, facendo di Gesù un privilegiato: ‘Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane’… Davanti a queste tentazioni Gesù, il Figlio di Dio, decide in che modo essere figlio. Nello Spirito che lo guida, la sua scelta rivela come vuole vivere la propria relazione filiale col Padre”.

Ma Dio non abbandona: “Anche noi veniamo tentati nella relazione con Dio, ma all’opposto. Il diavolo, infatti, sibila alle nostre orecchie che Dio non è davvero nostro Padre; che in realtà ci ha abbandonati. Satana mira a convincerci che per gli affamati non c’è pane, tanto meno dalle pietre, né gli angeli ci soccorrono nelle disgrazie.

PSemmai, il mondo sta in mano a potenze malvagie, che schiacciano i popoli con l’arroganza dei loro calcoli e la violenza della guerra. Proprio mentre il demonio vorrebbe far credere che il Signore è lontano da noi, portandoci alla disperazione, Dio viene ancora più vicino a noi, dando la sua vita per la redenzione del mondo”.

Proprio da questa consapevolezza della filiazione a Dio Gesù ‘vince’ le tentazioni: “Gesù, il Cristo di Dio, vince il male. Egli respinge il diavolo, che tuttavia tornerà a tentarlo ‘al momento fissato’… Nel deserto il tentatore viene sconfitto, ma la vittoria di Cristo non è ancora definitiva: lo sarà nella sua Pasqua di morte e risurrezione”.

Così davanti alla tentazione anche noi siamo redenti nella Pasqua: “La nostra prova non finisce dunque con un fallimento, perché in Cristo veniamo redenti dal male. Attraversando con Lui il deserto, percorriamo una via dove non ne era tracciata alcuna: Gesù stesso apre per noi questa strada nuova, di liberazione e di riscatto. Seguendo con fede il Signore, da vagabondi diventiamo pellegrini”.

Ciò è reso possibile anche dall’opera dei volontari: “Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù voi servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, coi giovani e con gli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società. Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi”.

(Foto: Santa Sede)

Papa ai giovani: studiate per essere liberi

Il rettore del Collegio ‘Rotondi’ di Gorla Minore, in provincia di Varese, don Andrea Cattaneo, in occasione del 425^ anniversario di fondazione, aveva spiegato il significato del tema scelto sulla riconoscenza: “Il tema dell’anno: Siate riconoscenti ‘Gratis accepistis, gratis date’ nella sua prima parte riprende la lettera di san Paolo ai Colossesi. ‘Siate riconoscenti’ è anzitutto un invito ad assumere uno stile di vita senza nessuna pretesa, vivendo tutto come un dono e una pura grazia per poter godere di tutti i benefici, anche quelli che provengono dai ‘diritti’, come un puro dono…

Giro dell’Italia che Dona 2023: appuntamento a Palermo il 4 ottobre

L’Italia del Dono si dà appuntamento quest’anno per la prima volta in Sicilia. Sarà Palermo il teatro delle premiazioni dei diversi contest aperti dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) per festeggiare il mese del dono: ottobre 2023. Il Giorno del Dono, arrivato alla sua 9^edizione e forte di una partecipazione corale nazionale in continua crescita, invita tutti a partecipare all’edizione 2023 che colorerà tutto lo stivale con elaborati artistici e iniziative dal 15 settembre al 31 ottobre 2023.

Una lastra marmorea ed un mosaico per la tomba di fratel Biagio Conte, dono dell’imprenditore Damigella e dei giovani di ‘Pietrangolare’

La tomba di Fratel Biagio Conte, morto il 12 gennaio scorso, a Palermo, si trova all’interno ‘Casa di Preghiera per tutti i Popoli’, in via Decollati, 29. Essa è stata realizzata con una semplice lastra di marmo verde Guatemala; il verde, colore della speranza, era tanto amato da Fratel Biagio ed era anche il colore del suo saio. La lastra marmorea è stata realizzata a Chiaramonte Gulfi ed è stata donata dall’imprenditore Giovanni Leonardo Damigella.

XI Domenica: gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date!

Gesù, che ha assunto la natura umana pur essendo Dio, si è incarnato, ha voluto diventare anche uomo per costituire il Regno di Dio tra gli uomini; un Regno eterno ed universale dove non c’è discriminazione tra ebreo e pagano, schiavo e uomo libero, ignorante o dotto, ma c’è l’uomo creato a sua immagine e somiglianza, c’è l’uomo creato per la vita eterna.

Papa Francesco invita ad annunciare il Vangelo gratuitamente

Nell’udienza generale odierna papa Francesco ha continuato a svolgere la catechesi sull’evangelizzazione, raccontando la passione degli apostoli, perché l’annuncio cristiano richiede uno zelo apostolico: “Dopo aver visto in Gesù il modello e il maestro dell’annuncio, passiamo oggi ai primi discepoli, quello che hanno fatto i discepoli.

Papa Francesco: l’unità dei cristiani nasce dal battesimo

Nella giornata di giovedì papa Francesco ha ricevuto due delegazioni in occasione di altrettante ricorrenze, come quella ecumenica della Finlandia in occasione della festa di sant’Enrico di Uppsala, patrono dello Stato, dove portò la Parola di Dio partendo da Uppsala, in Svezia, città di cui era vescovo. E nel discorso ha ripreso il tema dell’acqua come fonte del battesimo, evocata nell’immagine del mar Baltico, affermando che la guerra è sempre una sconfitta:

‘Generato e non creato’: un libro per capirne di più sull’utero in affitto

Non molto tempo fa, su un social network, ho letto un post in cui si parlava positivamente della cosiddetta maternità surrogata. Non la si chiamava così, né si tirava fuori il concetto di ‘utero in affitto’. Si poneva l’accento sulla bontà della ‘gestazione per altri’. D’altronde, quando si cambiano le parole, quando si usano termini più soft e gentili, anche la realtà sembra assumere sfumature più dolci.

Le visioni del Meeting di Rimini, l’arte e le storie da Livatino alla Barelli

Il meeting dell’Amicizia fra i popoli, conclusosi da poco a Rimini, ha offerto ai visitatori il ‘piatto’ forte della kermesse; stiamo parlando delle mostre, che sono tredici ed hanno avuto più di 150.000 prenotazioni: ma anche senza prenotazione  sono state visitate, armati di santa pazienza, perché alla fine si riesce ad entrare.

Giubileo Lauretano: un invito ad aprirsi agli altri

Venerdì 10 dicembre papa Francesco ha incontrato nella Basilica Vaticana i rappresentanti dell’Aeronautica Militare Italiana, a conclusione del Giubileo Lauretano nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona di tutti gli aeronauti, ricordando il suo significato:

151.11.48.50