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Terzo Settore: la Società di San Vincenzo De Paoli entra nel Forum del Terzo Settore

‘Siamo felici di poter fare un pezzo di cammino insieme!’: così Luca Stefanini, tesoriere della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, in occasione dell’Assemblea dei soci del Forum del Terzo Settore dal titolo ‘Accendere nuove energie: volontariato e partecipazione nel Terzo Settore, insieme per costruire un futuro di impegno e solidarietà’, durante la quale si è votato l’ingresso della Società di San Vincenzo De Paoli nel Forum del Terzo Settore.
Luca Stefanini ha raccontato l’Associazione partendo dal suo motto ‘Serviens in Spe, al servizio nella speranza’: “Sono 191 anni che ci rivolgiamo alle fasce più deboli. Siamo un’associazione di ispirazione cattolica, ma estremamente laica. Non a caso è stata fondata da un laico, Federico Ozanam. Siamo circa 11.500 circa tra soci e volontari”.
“Fare rete è indispensabile per generare un impatto reale e profondo – dichiara Paola Da Ros, presidente della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV – perché la solidarietà non è solo un gesto, ma un cammino da percorrere insieme, con cuore aperto e mani operose guardando al futuro con speranza”.
La Società di San Vincenzo De Paoli è accanto agli ultimi, ai vulnerabili, agli invisibili. Ogni giorno si fa prossima all’umanità ferita grazie al sostegno di soci e volontari che, in tutta Italia, supportano 30.000 famiglie (più di 100.000 persone). I volontari della Società incontrano i più fragili visitandoli nelle loro case, negli ospedali, nelle residenze per anziani, nelle strade e perfino nelle carceri. L’incontro è stato dedicato al tema del volontariato e della partecipazione, con un focus particolare sui giovani.
Il Forum Nazionale del Terzo Settore ETS è un ente non profit ed è il principale organismo di rappresentanza unitaria del Terzo settore italiano. Ed è risultato essere l’associazione di enti del Terzo settore maggiormente rappresentativa sul territorio nazionale, in ragione del numero degli enti aderenti.
(Foto: Società San Vincenzo De’ Paoli)
Franco Patrignani: la democrazia è necessaria

Assisto, on-line, a dibattiti di esperti, accademici, giornalisti e politici e, ogni volta il tema democrazia ne esce malconcio. In genere, sinteticamente, mi sembra che si prendano due filoni, o quello ideale in cui si finisce per parlare della democrazia come sinonimo di libertà, o quello storico che parla di un sistema ‘inventato’ dagli ateniesi 300 anni prima di Cristo (che però democratico non era, in quanto escludeva le donne e gli schiavi).
E c’è chi su questo filone mette l’esperienza dei Comuni italiani ed europei dei secoli XI-XIII (dove però potevano votare solo i maschi possidenti e contribuenti) e quindi arriva alla rivoluzione americana (1776) e a quella francese del 1789. Entrambe a diritti limitati.
In tutto questo sguazzano i detrattori di vario genere che si permettono di segnalare le diverse lacune e che si vestono da difensori della democrazia, attualizzando le critiche alle esperienze storiche, per affermare che le democrazie devono garantire le presenze e l’agire di tutti i cittadini, compresi gli antidemocratici. E spesso i nemici o gli ignavi rispetto alla democrazia, da questi dibattiti, escono vincenti caramba! Ed allora, che cosa ho da dire sulla democrazia?
1 – Che è un sistema in continua evoluzione. Quindi instabile, si potrebbe dire che ha bisogno di una manutenzione continua (anche e principalmente da parte dei cittadini associati).
2 – Che non esiste un unico modello democratico, ma che ha comunque alcuni punti fermi quali: il suffragio universale, la divisione dei poteri, l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge (e senza distinzioni di sorta) e che ha come fondamento la solidarietà messa in pratica che fa di ogni cittadino una persona e non un individuo. (Questo valore viene spesso dimenticato, ma va ricordato che le democrazie nascono per difendersi contro i soprusi dei potenti).
Infine, sollecito l’attenzione verso tre grandi soggetti che determinano le democrazie attuali, le rendono dinamiche e permettono di ‘valutarle’. Mi riferisco all’interazione tra Stato, Mercato e Società Civile. E’ dalla dinamica del conflitto permanente di questi tre subsistemi che si afferma un sistema democratico. Ogni volta che uno dei tre grandi soggetti pensa di poter agire e decidere da solo si entra in una situazione di crisi democratica.
La stessa cosa accade quando due dei soggetti si dovessero coalizzare, escludendo il terzo. Crisi grave e gravi disastri all’orizzonte. Quindi ciascuno dei tre soggetti è chiamato a svolgere il proprio ruolo con chiarezza e fedeltà, direi, alla propria missione.
Cosa vedo oggi? Nel mondo intero, avanza un alleanza, sempre più esplicita tra Stati (governi e apparati statali) e mercati (senza confini e finanziari in particolare, liberi e indisturbati speculatori). E la società civile, dov’è? Dove sono i sindacati, le associazioni di categoria, le cooperative, il terzo settore e il volontariato? Ci sono! Eccome se ci sono! Ma non contano, non fanno parte della negoziazione, non sono soggetti di governance…
Infine: un po’ di tempo fa mi stavo convincendo che anche il capitalismo finanziario (o, perlomeno, la sua parte intelligente) si sarebbe reso conto he non poteva governare da solo. Abituato alla speculazione su qualsiasi situazione si realizzasse nei suoi dintorni si sarebbe posto il problema di trovare qualcuno che fosse in grado di ‘mediare’ verso i cittadini, la sua attitudine di rapina…
Avevo pensato (sperato?) che, pragmatico come è il capitale finanziario avrebbe cercato accordi più o meno strategici con i partiti popolari, o perfino, forse, con i sindacati. Ed avevo prefigurato, con la fantasia, nuovi livelli di negoziazione e di risultati per i lavoratori. Ma il sogno è finito bruscamente: il capitale finanziario ha, ormai i suoi interlocutori ben posizionati e non avrebbe bisogno di altri.
Trump negli USA, Milei in Argentina, in modo esplicito, e, tendenzialmente tutta la ‘nuova destra’ che appare e si afferma in Europa (Ungheria, Olanda, Italia, Austria e poi? Germania? Per scaramanzia, mi fermo qui). Un fenomeno che si registra anche qua e là per il resto del pianeta.
Concludo ricordando che nessuno dei tre interlocutori può governare da solo e che neppure due possono coalizzarsi a discapito del terzo. Quindi il nostro terzo, la società civile, ha bisogno di riorganizzarsi e di farsi sentire. Siamo disposti a darci una mano?
In caso contrario la prospettiva è veramente tragica: cresce la disoccupazione tecnologica, diminuisce la massa salariale, aumenta la distruzione dell’ambiente, si abbassano i livelli di sicurezza individuale e collettiva. E non c’è uno straccio di strategia per affrontare la crisi climatica prossima ventura, con conseguenti migrazioni mai viste.
Ma aumentano spaventosamente i profitti e la loro concentrazione, insieme alla concentrazione dei capitali. In questo modo la democrazia non appassisce… scompare.
(La materia è trattata più compiutamente nei due volumi di ‘Democrazia Necessaria, un’agenda per il cambiamento’ – Edizioni Lavoro, Roma 2024).
Giro dell’Italia che Dona 2024: ad Aosta il 4 ottobre per conoscere tutti i vincitori

L’Italia del Dono si dà appuntamento quest’anno per la prima volta in Valle d’Aosta per la più grande festa del dono d’Italia realizzata dall’Istituto Italiano della Donazione (IID) in collaborazione con il CSV VDA ODV – Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, che proprio quest’anno festeggia i suoi primi 25 anni.
Sarà Aosta, il prossimo 4 ottobre, il teatro delle premiazioni dei diversi contest per festeggiare il mese del dono, ottobre 2024: studenti pronti a raccontare la propria idea di dono, Enti del Terzo Settore del territorio, Comuni, Imprese virtuose e Cittadini. Il Giorno del Dono, arrivato alla sua 10^edizione e forte di una partecipazione corale nazionale in continua crescita, invita tutti a partecipare all’edizione 2024 che colorerà tutto lo stivale con elaborati artistici e iniziative dal 1° settembre al 31 ottobre.
Numerose le iscrizioni già arrivate per il prossimo Giorno del Dono promosso da IID, festa del dono e della donazione prevista per legge il 4 ottobre di ogni anno. Torna infatti l’appuntamento più amato da chi vuole costruire una cultura del dono concreta e condivisa: apre ufficialmente il cantiere #DonoDay2024, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e ANCI, per disegnare la mappa del Giro dell’Italia che Dona 10^ edizione.
Per la prima volta BPER Banca sostiene la decima edizione del Giorno del Dono contribuendo alla realizzazione dell’Osservatorio sul dono, fonte di riferimento per la cultura e la pratica del dono in Italia. “La nostra Banca sostiene con convinzione questo studio perché è un’importante occasione di promozione del valore della solidarietà – commenta Daniele Pedrazzi, Responsabile di BPER Bene Comune -. Oltre al sostegno a questa iniziativa, BPER partecipa a eventi e progetti che favoriscono l’inclusione e il benessere della comunità. Mette a disposizione, inoltre, competenze, servizi e soluzioni finanziarie per il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione, attraverso la divisione BPER Bene Comune, costituita di recente per costruire valore economico e sociale per la comunità”.
Ricchissimo il parterre di patrocini e partner dell’iniziativa già confermati: oltre al sostegno di BPER Banca e Fondazione CRC ricordiamo i partner tecnici che quest’anno regaleranno i premi ai vincitori dei contest: Esse Due S.a.s. che, come da tradizione, donerà supporti tecnologici per la didattica e F.I.L.A. – Fabbrica Italiana Lapis ed Affini – l’azienda icona della creatività italiana nel mondo con i suoi prodotti per colorare, disegnare, dipingere, scrivere e modellare (con brand come GIOTTO, GIOTTO be-bè, Didò, Tratto e le carte Canson) – che donerà kit di materiali creativi alle scuole vincitrici del contest.
Quest’anno Rai rafforza il suo sostegno al Giorno del Dono: alla riconfermata concessione del Patrocinio di Rai Per la Sostenibilità ESG si affianca l’autorizzazione della Media partnership Rai.
Inoltre, dal 22 settembre al 15 ottobre, non solo Rai ma anche Mediaset, La7 e, per la prima volta Discovery+ trasmetteranno gratuitamente lo spot “Donare rende felici” dedicato al Giorno del Dono.
Commenta Ivan Nissoli, neo presidente IID: “Il Giorno del Dono nasce per dare meritata visibilità alle iniziative sul territorio che restituiscono l’immagine di un’Italia viva, sensibile, intelligente: Scuole, Comuni, Associazioni, Imprese, Cittadini, Mezzi d’informazione e Servizi Minorili della Giustizia insieme per formare la mappa dell’Italia che dona, un Paese capace di reagire alle difficoltà facendo della gratuità la propria bandiera. Ad oggi circa 100 Scuole e più di 30 Servizi minorili hanno già aderito, ora lo stesso invito viene rivolto a tutti: grazie infatti alla piattaforma www.giornodeldono.org tutti possono candidare le proprie iniziative per festeggiare insieme il mese del dono, ottobre 2024”.
Anche quest’anno il Giro prevede una partecipazione corale: tutti possono organizzare una o più iniziative dal 1° settembre al 31 ottobre, partecipando così ai contest #DonareMiDona disponibili sul sito www.giornodeldono.org. In settembre tutti potranno cercare l’iniziativa più vicina nella mappa del Giro dell’Italia che Dona e votarla sempre sulla piattaforma www.giornodeldono.org; i vincitori dei diversi contest verranno premiati nel corso delle celebrazioni del Giorno del Dono che si terranno ad Aosta il prossimo 4 ottobre nella più grande festa del dono d’Italia realizzata in collaborazione con il CSV VDA ODV – Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta.
Non si esauriscono qui le possibilità di prendere parte a #DonoDay2024: per tutte le categorie si può optare per l’adesione morale, dichiarando così di sottoscrivere i valori del Giorno del Dono e divenendo testimonial dell’iniziativa.
Il calendario degli appuntamenti si intensificherà in settembre/ottobre con gli eventi targati IID e non solo, ecco quelli già programmati: il 26 settembre a Milano l’evento in collaborazione con BPER Banca, il 29 settembre a Courmayeur presso Skyway Monte Bianco l’evento Montagna e Solidarietà, il 2 ottobre la Presentazione del 7° rapporto sul dono ‘Noi Doniamo’ con focus Piemonte e Valle d’Aosta al Forte di Bard, il 4 ottobre l’evento Giorno del Dono: Valle d’Aosta Capitale del Dono 2024 presso il Teatro Giacosa e in Piazza Chanoux ad Aosta e venerdì 18 ottobre a Cuneo l’evento ll dono, forza creativa e narrativa in collaborazione con la Fondazione CRC che sostiene il Giorno del Dono.
Tutte le informazioni su #DonoDay2024 e sui contest promossi da IID in occasione del Giorno del Dono sono disponibili su www.giornodeldono.org e www.istitutoitalianodonazione.it.
Federico Violo è il nuovo Coordinatore Interregionale Piemonte e Valle d’Aosta della Società San Vincenzo de’ Paoli
Vanessa Palucchi: il Terzo Settore è necessario per il welfare italiano

“L’attuale sistema di welfare risulta essere frammentato e non in grado di garantire la presa in carico tempestiva, globale e continuativa di chi si trova in condizioni di fragilità, marginalità o è a rischio esclusione sociale. E’ un sistema che non riesce a promuovere quella coesione sociale imprescindibile per superare le diseguaglianze e contrastare le crescenti forme di povertà, oltre che per affrontare le emergenze sanitarie, economiche e sociali. E che deve, quindi, essere progressivamente sostituito da un modello inclusivo basato sul riconoscimento dei diritti”:
Marche: un mese dopo l’alluvione quale è la situazione per la questione ambientale?

“Permettete un’ultima parola. Si tratta della parola dell’intenso dolore di chi ha perso persone care, del dolore e dello smarrimento di chi ha trovato la propria casa spogliata di quei beni e dei ricordi che la rendevano bella e sicura ai loro occhi, del dolore di chi ha visto la propria attività economica irrimediabilmente devastata, tanto da temere di non poterla più riavviare. In questi giorni il dolore di queste persone sta ricevendo conforto dalla generosa e infaticabile azione di tantissimi volontari, provenienti da diverse parti d’Italia e da diverse organizzazioni, in gran parte giovani che anche in questa circostanza non hanno perso tempo nel rendersi disponibili”.
La trasparenza per gli enti di terzo settore nel libro di Luca Gori e Giulio Sensi

La trasparenza è stato un tema centrale nel processo di riforma del terzo settore ed è un orizzonte con cui le 360.000 istituzioni non profit presenti in Italia si misurano giorno per giorno con obblighi e adempimenti, ma anche possibilità di rendicontare le proprie attività per costruire relazioni di collaborazione e fiducia con enti pubblici, aziende, donatori e comunità in cui operano.
Tabò: il dono rende l’Italia vivace
Dal Meeting di Rimini Mario Draghi: gli italiani hanno la capacità di reagire

Dopo due anni dall’intervento inaugurale sul ‘debito buono’ destinato a diventare nel giro di pochi mesi il programma di un governo di unità nazionale a sua guida per uscire dalla pandemia, il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ritorna al Meeting, accolto da una standing ovation e da un ‘caloroso benvenuto’ del presidente della fondazione del ‘Meeting per l’amicizia tra i popoli’, Bernard Scholz: